Movimento nelle immagini: tecniche per fotografarlo e consigli utili
Attraverso la fotografia è possibile catturare il movimento di tutto ciò che ci circonda e ci interessa. Per farlo è necessario approfondire e imparare alcune tecniche fondamentali per la resa del movimento. Vediamo quali sono e alcuni consigli per utilizzarle.
Il senso del movimento
La fotografia è comunemente e tradizionalmente percepita come un’arte statica. Attraverso la macchina fotografica possiamo catturare e fermare un momento di una situazione che ci colpisce. É proprio questo il senso di una frase molto comune in fotografia: cogliere l’attimo. Molti fotografi hanno fatto la storia della fotografia proprio perché sono stati abili nel cogliere l’attimo di una situazione unica e irripetibile. L’arte che per eccellenza rappresenta il movimento è senza dubbio il cinema. Tuttavia, molto spesso, anche attraverso la fotografia è possibile catturare e rendere il senso del movimento. Il segreto sta nel conoscere alcune semplici tecniche che con un pò di pratica e voglia di sperimentare possono essere alla portata di tutti. Vediamole insieme.
La velocità di otturazione
Per rendere il movimento nelle nostre immagini, il primo passo da compiere è imparare ad utilizzare la velocità di otturazione della macchina fotografica. Se volete approfondire i tempi fotografici, trovate tutte le informazioni necessarie in un precedente articolo di questa rubrica: Cos’è e come si usa la velocità di otturazione in fotografia.
A seconda della velocità di otturazione che scegliamo, otterremo una diversa resa del movimento.
Tutto dipende dallo scopo fotografico che ci siamo prefissati. Ecco di seguito alcuni consigli e le principali modalità per rendere il senso del movimento nei nostri scatti.
Congelare il movimento
Il modo più utilizzato in fotografia per catturare il movimento è quello di immobilizzare le azioni.
Congelare il movimento presuppone l’utilizzo di tempi velocissimi, ma anche la presenza di molta luce.
Ecco perché è molto più facile utilizzare questa tecnica di giorno.
Velocità di otturazione utili per fermare il movimento vanno da 1/500 di secondo fino 1/2000 di secondo, ma è possibile salire ulteriormente nella scala dei tempi. Un buon modo di imparare a congelare un’azione è quello di provare a sperimentare con un vostro amico. I tempi fotografici sono molto complicati da gestire, per cui i primi risultati non saranno sicuramente quelli sperati. Ma niente panico: con le attuali fotocamere digitali possiamo provare quante volte vogliamo e visualizzare subito il risultato sul monitor. Provate inizialmente a far camminare il vostro amico verso di voi, anche a passo veloce. In questo caso, per fermare la sua azione, vi occorre una velocità di otturazione di almeno un 1/500. Ma se fate correre il vostro amico da un punto all’altro dell’inquadratura in un campo largo, avrete bisogno di velocità maggiori, come un 1/2000.
Nella resa del movimento non contano solo i tempi fotografici, ma anche la velocità del soggetto rispetto al movimento del sensore.
Nel primo caso, il vostro amico si è mosso poco rispetto al sensore. Nel secondo caso invece si è mosso più velocemente.
Potete provare ad esercitarvi anche fotografando il vostro cane o il vostro gatto all’aperto. Gli animali infatti sono per natura in continuo movimento e rappresentano un’ottima occasione per sperimentare.
Se vi trovate in una situazione non molto luminosa e non riuscite ad utilizzare tempi molto veloci, potete provare ad aumentare la sensibilità del sensore. Se non ricordate di cosa si tratta, vi consiglio di leggere questo articolo: La sensibilità (o ISO) in fotografia: cos’è e come utilizzarla. Ricordate però che più aumentare l’ISO, più le vostre immagini saranno rumorose.
Se potete, utilizzate un cavalletto per tenere la macchina fotografica fissa. In questo modo eviterete i difetti dati dal movimento del vostro corpo e potrete fermare le azioni anche in condizioni di luce meno luminose.
Congelare il movimento è una tecnica che viene utilizzata molto nella fotografia sportiva. Negli sport, infatti, c’è bisogno di descrivere dettagliatamente le azioni dell’atleta.
Ma anche nelle corse automobilistiche fermare il movimento è fondamentale. Inoltre tempi che si aggirano intorno a 1/2000 vi aiuteranno a catturare ogni singola goccia di pioggia durante un’acquazzone, o a fermare il movimento delle onde del mare.
Movimento nel tempo
La tecnica opposta al congelamento del movimento consiste nel catturare il suo flusso nel tempo. Questa modalità ci regala spesso degli scatti molto espressivi e artistici, anche se i soggetti risultano sfocati e poco dettagliati. Ma se abbiamo deciso di rendere la fluidità del movimento, non ci interessa tanto descrivere il soggetto in tutti i suoi dettagli; vogliamo piuttosto focalizzarci sul suo movimento da un punto a un altro dello spazio.
La resa del movimento nel tempo ci è data da tempi molto lenti, spesso anche superiori a un secondo.
Per questo, gestire questi tempi non è una passeggiata. Quasi sempre non si può fare a meno del cavalletto; senza un supporto fisso, i movimenti del nostro corpo, anche se impercettibili, potrebbero rovinare l’immagine.
La situazione più semplice in cui possiamo sperimentare con questa tecnica particolare è fotografare l’acqua.
Se ci troviamo al mare possiamo sia congelare il movimento delle onde, sia rendere la loro fluidità nel tempo.
Provate a impostare una velocità di otturazione di un 1/10 o 1/13 di secondo e vedrete come l’onda che si infrange sugli scogli verrà catturata come una massa d’acqua in movimento in cui è impossibile distinguerne i dettagli. Gli scogli risulteranno invece fermi in quanto non sono in movimento, ma fissi alla terra ferma.
Molta street photography notturna utilizza questa tecnica, grazie alla quale è possibile catturare il movimento delle auto di notte. Ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato alla velocità di otturazione citato sopra: Cos’è e come si usa la velocità di otturazione in fotografia.
Il panning
Una tecnica avanzata nella resa del movimento è quella del panning.
Il panning consiste nel rendere il movimento di un’azione mantenendo il soggetto perfettamente nitido e lo sfondo sfocato, ovvero in movimento.
Questa tecnica si usa impostando tempi leggermente più lenti rispetto a quelli necessari per congelare il movimento, e seguendo il soggetto con la fotocamera. Bisogna quindi essere molto abili nel muoversi per qualche secondo con le nostre braccia che tengono la fotocamera, per inseguire lo spostamento del soggetto. Il panning è utilizzato molto nella fotografia sportiva, soprattutto nelle gare di corsa. Avrete sicuramente visto delle immagini in cui il cui il corpo dell’atleta in corsa è nitido, mentre braccia e gambe sono sfocate.
Usare la tecnica del panning è molto più facile con obiettivi a focale lunga, come i tele-obbiettivi. Un tele-obiettivo infatti ingrandisce il soggetto, che occuperà la maggior parte dell’inquadratura. Sarà quindi più facile seguirne il movimento.
Per un approfondimento sugli obiettivi fotografici, date uno sguardo a questo articolo: Obiettivi fotografici: quali sono e quale scegliere quello che fa al caso nostro.
Un buon consiglio per la buona riuscita del panning è quello di posizionarsi parallelamente al movimento del soggetto. Provate inoltre ad impostare sul menu della fotocamera la modalità di scatto multipla, in modo da realizzare quattro o cinque scatti di seguito e scegliere il migliore.
Il tracking
La tecnica del tracking è molto complessa da utilizzare, presuppone infatti un ottimo livello di esperienza e viene comunemente usata dai fotografi professionisti specializzati nelle azioni dinamiche. É bene però sapere di cosa si tratta.
Il tracking consiste nel seguire il movimento del soggetto spostandoci fisicamente insieme ad esso.
Pensate per esempio a un’auto in corsa fotografata da un fotografo che si trova nella stessa macchina o su un’altra che si muove alla stessa velocità. Anche in questo caso lo sfondo dello scatto risulterà sfocato.
Conclusioni
Se vi è chiaro come rendere il movimento in fotografia, sperimentare con alcune di queste tecniche sarà molto interessante. La realtà è costantemente in movimento, tutto ciò che ci circonda si muove, noi stessi ci muoviamo continuamente nello spazio e nel tempo. Trovare soggetti con cui esercitarsi non è per niente difficile, basta farci un giro nella strada sotto casa. Le tecniche più avanzate come il panning o il tracking presuppongono il più delle volte il possesso di una macchina fotografica professionale. Ma ricordate che per scatti più semplici è sufficiente anche la fotocamera del vostro smartphone. Spesso infatti è possibile impostare manualmente i tempi fotografici. Sperimentare con il movimento in fotografia vi aiuterà a stimolare la vostra creatività.
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