

Metodi applicativi per scattare foto di qualità
Quando realizziamo uno scatto, è buona abitudine riflettere sull’immagine che vogliamo catturare prima di premere il pulsante di scatto. Per scattare delle buone foto, ci può essere molto utile conoscere alcuni semplici metodi che sono alla portata di tutti, anche dei non professionisti della fotografia. Vediamo insieme quali.


Pensare alla fotografia
Quando scattiamo una fotografia, l’errore che ripetiamo più spesso è quello di inquadrare ciò che ci interessa e premere immediatamente il pulsante di scatto. Questa modalità di creare le nostre immagini si è diffusa ampiamente con lo sviluppo di smartphone e telecamere. Le gallerie fotografiche dei nostri cellulari sono piene di foto scattate al momento senza riflettere su ciò che vogliamo catturare. Ecco perché spesso le nostre immagini risultano bruciate, sottoesposte, inclinate e piene di elementi poco estetici. Per chi non si è mai approcciato alla fotografia in modo professionale è perfettamente normale non pensare alla tecnica e all’estetica delle immagini. Per questo, per scattare delle buone foto, è bene imparare a familiarizzare con i principi basilari della tecnica fotografica. Molti di questi riguardano il corretto utilizzo dei parametri tecnici che abbiamo già visto in precedenza:
- Impostare il diaframma
- Utilizzare la velocità di otturazione
- Usare bene la sensibilità (o ISO)
- Familiarizzare con la messa a fuoco
- Selezionare la temperatura colore e il bilanciamento del bianco
- Esercitarsi con la composizione delle immagini
- Scegliere il formato con cui scattare
Questi elementi sono direttamente legati all’esposizione, uno dei principi fondamentali della tecnica fotografica. Se volete saperne di più sull’argomento, vi consiglio di leggere questo articolo: L’esposizione in fotografia.
Ci sono tuttavia altri piccoli e semplici accorgimenti che tutti noi possiamo utilizzare per scattare foto di qualità con pochi mezzi. Non c’è bisogno di essere dei fotografi professionisti, spesso può bastare anche la fotocamera dei nostri smartphone. Vediamo insieme quali sono i principali trucchi per scattare buone foto e come applicarli alle nostre immagini.


La luce nella fotografia
Uno dei primi elementi da considerare è il principio chiave della fotografia: la luce.
Ricercare luci interessanti ed espressive gioverà molto alle nostra fotografia. Ciò significa imparare a differenziare le fasi di luce durante la giornata.
Ad esempio, la luce dell’alba o del tramonto sarà sicuramente più interessante della luce di mezzogiorno. La cosiddetta golden hour avvolgerà i nostri soggetti in un’atmosfera calda e suggestiva. Pensate ad esempio alla vista di un borgo medievale nella luce arancione del tramonto.
Se proprio non potete aspettare il tramonto e dovete necessariamente scattare in un altro momento della giornata, ci sono dei piccoli consigli che potrebbero tornarvi utili. Se ad esempio state visitando una città a ora di pranzo e volete scattare una foto ricordo davanti a un monumento, potrete ottenere delle foto di buona qualità applicando dei piccoli accorgimenti.
Quando è allo zenit, il sole crea delle ombre nette e scure sulle superfici, compresi i volti dei nostri soggetti.
Per ovviare a questo difetto, provate a posizionare un foglio o una superficie bianca vicino al volto del soggetto, in modo che la luce del sole rimbalzi su di esso. In questo modo la luce si rifletterà sul volto e ammorbidirà le ombre che si sono formate sotto agli occhi e al naso. Spesso posizionare il soggetto in prossimità di un muro bianco darà lo stesso effetto.
Un’altra buona abitudine può essere quella di non scattare mai con il sole difronte al vostro soggetto.
Se state fotografando un vostro amico, la luce diretta sul volto gli farà stropicciare gli occhi e gli donerà una strana espressione. Se possibile, scattate sempre con il sole alle spalle del soggetto. In questo modo la luce farà da leggero controluce e racchiuderà il soggetto in un leggero contorno. Inoltre non si creeranno sul volto ombre ingestibili, ma un effetto di luce morbida.
Se potete, provate a sperimentare con la luce che passa attraverso superfici forate.
Ad esempio la luce che passa attraverso le tapparelle può creare effetti di luce simpatici e interessanti, soprattutto se realizziamo un ritratto al tramonto.


Attenti agli occhi
Quando realizziamo un ritratto, l’elemento a cui dobbiamo stare più attenti sono gli occhi.
Gli occhi sono l’elemento più espressivo di un volto, riflettono infatti emozioni, stati d’animo e sentimenti.
Se utilizziamo il diaframma al suo massimo valore di apertura, ampie aree dell’immagine risulteranno sfocate per la ridotta profondità di campo, soprattutto se utilizziamo un teleobiettivo. Per un approfondimento sugli obiettivi, vi consiglio di dare uno sguardo a questo articolo: Obiettivi fotografici: quali sono e quale scegliere quello che fa al caso nostro.
In un ritratto dobbiamo stare sempre attenti a mettere sempre bene a fuoco gli occhi.
Se poi possiamo fare in modo che un punto di luce laterale o frontale si rifletta nelle pupille del nostri soggetto, potremo dare ancora più profondità al suo sguardo. Per capire l’importanza degli occhi, può esserci utile un riferimento alla storia dell’arte, più in particolare a Tiziano. Tiziano, infatti, fu il primo pittore ad inserire negli occhi dei suoi ritratti quel particolare barlume di luce che dà vitalità ed emotività ai volti.


Mettere a fuoco
Non è facile mettere a fuoco in modo preciso. Molte fotocamere, soprattutto gli smartphone, sono dotate dell’autofocus. Ma come abbiamo già detto negli articoli precedenti della rubrica, per ottenere risultati sicuri, è preferibile disattivare gli automatismi. Se non ricordate come utilizzare la messa a fuoco, vi consiglio di leggere questo articolo: La messa a fuoco in fotografia: cos’è e come si usa.
Se usate il fuoco manuale mettere a fuoco si rivela sempre un processo abbastanza lento e complicato.
Ciò accade soprattutto se avete impostato un diaframma aperto. Nelle reflex e nelle mirrorless potete ovviare a questa difficoltà usando il pulsante d’ingrandimento con cui potete zoommare digitalmente nel monitor LCD sull’area che volete mettere a fuoco. Avrete così una visione più ravvicinata e potrete verificare in modo preciso se avete messo bene a fuoco.


Niente paura del caos
Se vi trovate a dover fotografare un evento come una cerimonia o una festa di compleanno, vi ritroverete sicuramente a fare i conti con una situazione caotica e non controllabile. Non potete disporre a vostro piacimento i partecipanti nell’inquadratura, ma sarete costretti a seguirli con la fotocamera nello spazio in cui si muovono.
Al contrario di quanto si pensi, fotografare persone in luoghi affollati può rivelarsi un ottimo esercizio per trovare interessanti geometrie.
Le persone spesso si dispongono in cerchi o si allineano perfettamente le une alle altre, creando gruppi e gerarchie spaziali. La nostra bravura consiste nell’aspettare la disposizione ideale ed essere pronti a catturare il momento. I fotografi di eventi lo sanno benissimo.


Catturare il momento
La realtà si dimostra spesso più sorprendente di quanto possiamo immaginare. Possiamo rendercene conto semplicemente camminando in una qualunque strada di città. Proprio per questo non è difficile trovare situazioni interessanti da fotografare. La realtà, inoltre, tende spesso a ripetersi.
Se perdiamo un momento interessante perché non siamo pronti, molto spesso questo momento si ripeterà.
Dovete solo avere la pazienza di aspettare. L’esempio di ripetitività più semplice è la fotografia sportiva. In una partita di volley ad esempio le azioni si ripetono continuamente.


Le angolazioni
Per ottenere immagini interessanti, provate a muovervi nello spazio con il vostro corpo. Non scattate sempre frontalmente e non sottovalutate il vostro posizionamento. Se ad esempio vi abbassate e provate a scattare dal basso, darete più valore e risalto al vostro soggetto.
Scattare dal basso può essere un ottimo metodo per far sembrare nella fotografia più alta una persona di bassa statura.
Non abbiate perciò paura di sedervi per terra.


La scenografia della fotografia
Quante volte ci è capitato di riguardare una foto che abbiamo scattato qualche giorno prima e di notare elementi superflui e di disturbo nell’inquadratura. Pensiamo per esempio a zaini, scarpe, buste, cavi elettrici, pali, segnali stradali. Sono tutti elementi che non giovano all’estetica delle nostre immagini. Una situazione scenograficamente scomoda può essere un gruppo di amici seduti a tavola appena dopo aver finito di mangiare. Piatti, posate e tovaglioli usati non fanno quasi mai una buona immagine. Escludete quindi dall’inquadratura questi oggetti includendo ad esempio solo i volti oppure rimuoveteli dalla tavola.
Quando scattate non abbiate paura di comporre la vostra scenografia. Togliete oggetti dall’inquadratura oppure posizionateli in modo diverso.
Se ne avete bisogno, potete addirittura aggiungere oggetti che non sono nella scena e che per esempio avete con voi. Ad esempio, se la vostra borsa può aggiungere valore all’ambiente, nulla vi toglie di posizionarla nell’inquadratura.


Non pensate alla post-produzione
Oggi esistono moltissimi software di photo-editing, grazie ai quali è possibile trasformare completamente un’immagine. Con Photoshop si può ad esempio sostituire uno sfondo, modificare le luci, rendere più liscia la pelle e addirittura cancellare oggetti. Insomma, il photo-editing fa magie e togliere un oggetto da una foto è ormai estremamente facile.
Un errore molto comune è quello di pensare alla post – produzione della fotografia prima di scattare.
Molto spesso per esempio sovraesponiamo i cieli, con l’intento di recuperare l’azzurro in post. Dobbiamo però sapere che anche il più evoluto software di editing avrà difficoltà a recuperare un cielo completamente bianco.
Inoltre, cercate di escludere dall’inquadratura elementi poco estetici già al momento dello scatto. Cancellare in post oggetti come pali o segnali stradali può rivelarsi spesso molto complicato. Cercate di sfruttare la post-produzione delle vostre foto più per recuperare il ricordo che avete del momento dello scatto. Ad esempio per ricostruire un colore che vi aveva particolarmente colpito quando avete scattato, ma che la fotocamera ha catturato con una tonalità diversa.


La luminosità LCD e il profilo immagine
Prima di scattare date uno sguardo al monitor della vostra fotocamera.
Uno schermo LCD molto luminoso falserà il risultato della vostra fotografia e potreste restare delusi quando vedrete la stessa immagine sullo schermo del computer.
Calibrate quindi il vostro monitor su una luminosità media. Di solito, nei menu delle macchine fotografiche si trova una barra per regolare la luminosità dello schermo. Per una corretta luminosità, posizionate il cursore perfettamente al centro.
Stesso principio vale per il cosiddetto profilo immagine. Troverete nei menu diversi stili che potete applicare alle vostre foto. Si tratta di parametri pre impostati come contrasto, tonalità, saturazione e nitidezza. È preferibile selezionare uno stile poco contrastato e con nitidezza ridotta. In questo modo la foto scattata risulterà abbastanza vicina alla realtà.


Conclusioni
Una volta messi in pratica questi facili accorgimenti, scattare fotografie non sarà più un fatto automatico. Questi consigli sono alla portata anche dei non professionisti e vi aiuteranno a pensare alle vostre immagini prima di scattare. Iniziate quindi a sperimentare con la fotocamera del vostro smartphone. Osservate ciò che vi circonda e prestate attenzione alla luce. Ricordate che la luce può cambiare completamente l’aspetto del vostro soggetto.
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