

L’utilizzo del flash in fotografia: cos’è e quando è più opportuno utilizzarlo
La luce naturale è sicuramente la miglior fonte di luce per ottenere foto interessanti. Tuttavia, molto spesso non è sufficiente per ottenere un’esposizione corretta. Ecco perché abbiamo bisogno di accessori aggiuntivi che ci aiutino a compensare gli scompensi di luce. Il flash è sicuramente il più comune di questi accessori. Vediamo in questo articolo di cosa si tratta.


Scrivere con la luce
Come dice la stessa etimologia del termine, la luce è l’elemento chiave della fotografia. Il termine fotografia, infatti, deriva dall’unione di due parole del greco antico: φῶς (luce) e γραφή (grafia). Fotografia, quindi, significa letteralmente scrivere con la luce. Va da sé che senza luce, non esisterebbe la fotografia. Esistono nella realtà diverse tipologie di luce. Possiamo tuttavia racchiuderla in due grandi categorie: luce naturale e luce artificiale. La luce naturale, che proviene dal sole, è quella che ci consente di ottenere le immagini più interessanti e suggestive. Saperla sfruttare vuol dire aver ottenuto esperienza e maestria nella fotografia. Molto spesso, però, la luce naturale non è sufficiente per illuminare la scena che vogliamo fotografare. In queste situazioni sono necessarie delle luci artificiali esterne. Il famoso flash, che ognuno di noi avrà sicuramente sentito nominare, serve proprio a questo. Vediamo insieme di cosa si tratta e quando è opportuno utilizzarlo.


Cos’è un flash
Il flash è un dispositivo fotografico che emette brevi e velocissimi lampi di luce coordinandosi con la velocità di otturazione della macchina fotografica. Questo accessorio portatile è solitamente composto da due parti: la testa, dove si trova la luce, e lo zoccolo, dove si trovano le batterie che lo alimentano quando è acceso. Sotto lo zoccolo si trova l’aggancio per la slitta del flash. I flash esterni sono alimentati da batterie, quelli integrati dalla batteria della macchina fotografica. Questi ultimi, infatti, consumano più in fretta la batteria della fotocamera. Ma parleremo tra poco di queste due tipologie. Ora vediamo quali sono le situazioni più comuni in cui è utile l’utilizzo del flash.


Quando utilizzare il flash
Utilizzare il flash è spesso un rischio per la buona riuscita delle nostre fotografie; bisogna per questo saperlo utilizzare con parsimonia. Uno dei classici casi in cui può esserci molto utile si verifica in situazioni di luce estreme in cui dobbiamo affrontare dei contrasti di luce molto forti. Quando il sole è allo zenit, ad esempio, ci saranno molte zone di luce intensa e altrettante di forte ombra. In questi casi il flash può esserci utile nel riempire le ombre per avvicinarle alle luci e per fare in modo che nelle anche nelle zone più scure si leggano dei dettagli. Stessa cosa quando ci troviamo in condizioni di controluce, in cui sono illuminati solo i contorni del soggetto. Bisogna, però, stare molto attenti nel regolare la potenza del flash e nel direzionarlo. Sono infatti molto frequenti gli errori dovuti al suo utilizzo. Vediamo di seguito quali sono i più frequenti.


Gli errori più comuni dovuti al flash
Se stiamo fotografando un nostro amico e la luce ambiente non è sufficiente ad ottenere una corretta esposizione, possiamo compensare la scarsa luminosità col flash. Se non sappiamo utilizzarlo è molto probabile che otterremo una foto con un effetto rullino anni’90 e che il nostro soggetto abbia gli occhi rossi. Per evitare sgradevoli effetti bisogna in primis staccare il nostro amico dallo sfondo. Il flash, infatti, crea ombre molto nette su pareti e fondali di qualsiasi tipo.
Più separiamo il soggetto dallo sfondo, più le ombre del flash si ammorbidiscono.
Altro accorgimento importante è evitare di direzionare il flash sul volto del nostro amico. Infatti è proprio la luce diretta che crea il famoso effetto anni ’90.
Se utilizziamo un flash esterno possiamo far rimbalzare la luce su una parete laterale oppure in alto.
Questo servirà ad ammorbidire le ombre e a diminuire l’intensità delle luce. Tuttavia, se usiamo un flash integrato non abbiamo questa possibilità. Ci sono, però, dei trucchi che possono aiutarci. Vediamo quali.


Il flash integrato
Tutte le macchine fotografiche digitali, comprese quelle dei nostri smartphone, sono dotate di flash integrati. Si tratta di piccoli dispositivi con una potenza molto limitata. Non possiamo, infatti, illuminare un soggetto che si trova a più di 5 metri dalla fotocamera. Nelle reflex digitali il flash si trova sulla testa della macchina e può essere azionato tramite un apposito pulsante. Quando lo premiamo il flash si alza.
La potenza del flash integrato non può essere regolata manualmente e non è possibile direzionarlo a nostro piacimento.
Esistono, tuttavia, dei trucchi per ovviare a questi limiti.
Per affievolire la luce e ottenere delle ombre più morbide, possiamo posizionare un foglio di carta bianca o della carta velina davanti al flash.
Per far rimbalzare la luce in alto o su una parete laterale possiamo mettere un cartoncino bianco alla base del flash e muoverlo a seconda della direzione che vogliamo dare alla luce.


Il flash esterno
Il flash esterno è uno degli accessori più importanti della macchine fotografiche professionali. Nelle reflex e nelle mirrorless si aggancia all’apposita slitta sulla parte superiore della macchina. Se volete saperne di più sui tipi di macchine fotografiche, vi consiglio di leggere quest’approfondimento: I principali tipi di macchine fotografiche: quali sono e come capire quale fa al caso nostro.
Il flash esterno dà molta più libertà di quello integrato.
Prima di tutto è mobile, ovvero può essere direzionato dove vogliamo. Ad esempio, se stiamo fotografando una festa di compleanno in un ambiente interno, possiamo illuminare uniformemente la scena rivolgendolo verso il soffitto. Inoltre, i flash esterni sono venduti insieme a una serie di diffusori per la luce, che possono essere posizionati direttamente sulla testa per diffondere la luce e rendere meno nette le ombre.


Il numero guida
La potenza del flash esterno riesce a coprire una distanza di 10 -11 metri, il doppio rispetto al flash integrato. Non possiamo comunque illuminare un soggetto molto distante, come un edificio sullo sfondo di un paesaggio. Per quello servono altre risorse non certo economiche quanto un flash. La potenza del flash si misura attraverso il cosiddetto numero guida, che si ottiene con un’equazione matematica.
Più precisamente, il numero guida è il rapporto tra la distanza del flash dal soggetto e il valore di apertura del diaframma (NG = distanza x diaframma).
La potenza del flash, infatti, è direttamente legata al diaframma che abbiamo scelto. Da questa equazione possiamo ricavare anche il diaframma da impostare (diaframma=numero guida : distanza)


Le modalità del flash
TTL
I flash moderni sono dotati principalmente di due modalità. La più utilizzata è conosciuta come TTL. Nel momento in cui si collega alla slitta della fotocamera, il flash, tramite dei connettori, si sincronizza automaticamente con i valori di esposizione impostati nella macchina:
- apertura di diaframma
- velocità di otturazione.
In base a questi parametri il flash imposterà automaticamente il valore della sua potenza che si esprime matematicamente in frazioni. Possiamo poi decidere se, a partire dal valore rilevato, diminuire o aumentare la luminosità di qualche stop. Questa modalità è utile soprattutto quando ci ritroviamo in situazioni veloci e difficilmente gestibili, come eventi e cerimonie, in cui dobbiamo essere abili a catturare il momento e non abbiamo il tempo di regolare il flash manualmente.


Manuale
La modalità manuale può esserci molto utile in situazioni più tranquille, come gli shooting in studio. Tramite questa modalità possiamo avere pieno controllo sul flash e sulla sua potenza. Siamo noi, infatti, che ne regoliamo la potenza. La modalità TTL può spesso effettuare dei calcoli di luce sbagliati, soprattutto quando entrano in scena altre fonti di luci.
Con la modalità manuale non andiamo incontro ad errori di calcolo.
Inoltre questa modalità ci garantisce un’illuminazione uniforme e costante. Possiamo pensare alla modalità manuale del flash un pò come alla modalità manuale della macchina fotografica. Il TTL è, invece, molto più simile alla modalità automatica della fotocamera.


La sincronizzazione
Come già detto, tramite la modalità TTL, il flash si sincronizza automaticamente con la macchina fotografica. Ciò vuol dire che il lampo del flash inizia nel momento in cui si aprono le tendine dell’otturatore.
Il lampo di luce, però, è molto più veloce del movimento delle tendine, per questo c’è bisogno che parta una frazione di secondo dopo l’otturatore. Se ciò non avviene si ottengono degli effetti sgradevoli nell’immagine. Nella foto si vedranno, infatti, le tendine dell’otturatore in movimento.


La focale
Un ulteriore impostazione del flash è la possibilità di regolare il suo raggio di luce a seconda dell’obiettivo che stiamo utilizzando. Ad esempio, se stiamo scattando con un 50 mm, possiamo impostare un raggio che ci consenta di illuminare un’inquadratura coperta da un 50 mm o da un 30 mm, se vogliamo andare sul sicuro. Possiamo anche restringere il raggio per illuminare un punto specifico della scena. Questa tecnica viene spesso utilizzata nella street photography notturna per ottenere degli effetti artistici. Ad esempio viene impiegata per illuminare il solo volto di una persona, lasciando in ombra tutto il resto.


Conclusioni
Come avrete sicuramente capito, è sempre meglio utilizzare un flash esterno in quanto dà molta più libertà creativa. Se non potete permettervi subito quest’accessorio, potete provare a sperimentare con il flash della vostra reflex utilizzando i trucchi di cui abbiamo parlato. Se utilizzate una compatta o la fotocamera dello smartphone, non avete molta possibilità di ottenere dei risultati soddisfacenti. Cercate, quindi, di evitare il flash su queste fotocamere. Se invece avete la possibilità di comprare un flash esterno, avrete sicuramente molto più spazio di sperimentazione. Molti flash esterni possono oggi essere utilizzati in wireless.
Potete quindi usarli separati dalla fotocamera e posizionarli dove desiderate: al lato del soggetto o dietro di lui come controluce. Non vi servirà altro che un telecomando per azionarlo da remoto. Se iniziate a lavorare come assistenti fotografi, una delle prime cose che farete sarà molto probabilmente reggere flash e luci esterni coordinandovi con il fotografo.
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