

SEO Tips: cos’è la LSI, o l’indice della semantica latente
La LSI, o Latent Semantic Indexing, o Indice dei Significati Latenti ha rivoluzionato, insieme ad altre novità, il modo di fare ricerca, il mondo della SEO e del copywriting.
Le Keyword, gli h1, h2, le descrizioni, i grassetti, sono tecniche superate. Sconcertante? Ore e ore trascorse a piazzare il grassetto giusto sulla nostra preziosa parola chiave, o a creare il paragrafo della giusta lunghezza, per poi dove cominciare da zero? Beh, non proprio. Le tecniche base per la SEO sono tutt’ora valide, vengono solo (decisamente) ridimensionate!
Vediamo cos’è la LSI, a cosa serve e come utilizzarla al meglio per battere i motori di ricerca!
Il Web Semantico
L’Intelligenza Artificiale ha cambiato il modo di fare ricerca, introducendo il concetto di SEO Semantica.
C’è stato un tempo che si può definire l’età della pietra dei motori di ricerca: per ogni ricerca di una specifica query, restituivano tutti i documenti che contenevano, più volte possibile, quella esatta parola.
Ad oggi, invece, i motori di ricerca sono in grado di comprendere e ricreare il contesto del nostro articolo, inserendolo in uno sguardo più ampio.
Facciamo subito un esempio: se cerchiamo su Google “ricetta torta di mele”, ci aspettiamo un articolo che parli di mele, di impasti, di ingredienti, di torte, di forno e temperatura. Questo è ciò che si aspetta anche Google.
Più il nostro articolo è in grado di coprire il campo semantico, o la LSI, di un argomento, più sarà ritenuto valido. Non è dunque l’utilizzo di una keyword, o parola chiave, ma dell’intero contesto in cui vogliamo inserirla a diventare fondamentale.
E ancora di più, sarà anche la struttura del nostro sito a rendere valida il singolo articolo: se ci sono più articolo collegati tra di loro, che trattano di argomenti correlati a “torta di mele”, per Google saremo “esperti” dell’argomento.
Il Campo Semantico e l’Intelligenza Artificiale
In che modo il motore di ricerca crea questo dizionario di argomenti correlati? Non è certo in grado di comprendere cosa sia una torta di mele (non ancora), ma può analizzare tutti i siti che trattano l’argomento, scoprire tutte le parole ricorrenti, e formare un dizionario di argomenti che comporranno il campo semantico.
Questo processo per ogni singolo argomento o articolo esistente. Un gran lavoro per Google.
Le nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, permettono di ottenere questi insieme di Big Data che forniscono profili di senso per ogni argomento. Questi compongono la LSI, appunto l’insieme dei significati latenti.
Ancora un altro esempio: se cerchiamo la parola “pesca” su Google, cosa ci aspettiamo? Un approfondimento sul frutto? Sullo sport della pesca? La coniugazione del verbo pescare? In base alle nostre attitudini, alle nostre passioni, alla nostra posizione geografica, e a molti altri dati, Google ipotizzerà quale di questi significati dare alla parola “pesca”, o meglio i nostri intenti di ricerca.
Se siamo appassionati dello sport della pesca, Google lo saprà in base alle nostra cronologia di ricerche, e ci fornirà risultati inerenti a questo significato.
Il campo semantico, o la LSI, per i motori di ricerca serve proprio a questo: capire il senso del nostro contenuto, e fornirlo alla persona giusta. Se nello stesso contenuto c’è la parola “pesca”, insieme alle parole “sport”, “canna da pesca”, “esca”, “amo”, e così via, saprà che parliamo dello sport!


Alberatura di un sito, o di un contenuto
Come Usare la Latent Semantic Indexing a nostro vantaggio
Innanzitutto prendiamo un foglio, e scriviamo al centro la nostra parola chiave.
Poi, ben suddivisi, inseriamo i sinonimi, gli argomenti correlati e le co-occorrenze (le parole che compaiono più spesso intorno alla nostra keyword).
Gli argomenti correlati saranno un ottimo spunto per futuri articoli di approfondimento, che permetteranno di far apparire il nostro sito come completo ed esperto dell’argomento.
I sinonimi e le co-occorrenze, invece, le useremo nel nostro articolo. Al posto della parola chiave, o accanto ad essa, utilizzando le regole “classiche”: usarle nei titoli, o all’inizio del testo, ad esempio, darà loro maggiore rilevante per i motori di ricerca.
I benefici:
- LSI non rischierà di apparire come spam, o meglio pieno della medesima parola chiave ripetuta allo sfinimento
- Le Keywords del campo semantico permetteranno al motore di ricerca di comprendere con esattezza il tema dell’articolo
- Renderanno l’articolo più scorrevole, completo ed eterogeneo
- La LSI permette al vostro articolo di essere indicizzato anche per le parole chiave collaterali e co-occorrenti
Come trovare le parole chiave del Campo Semantico, o LSI?
Ci sono molti tool che ci permettono di fare una ricerca più scientifica e matematica, meno soggettiva, personale e aleatoria.
Lo strumento di analisi più potente del campo semantico è Seo Hero.
Inserendo la parola chiave, ci fornisce le co-occorrenze e gli argomenti collaterali presenti nei primi 100 siti che si indicizzano per quella keyword su Google.
Escluse quelle che non riguardano il nostro campo semantico, e il nostro intento di ricerca, possiamo raccogliere spunti e keywords da utilizzare nel nostro articolo!
Per altri consigli e altri tool, vi rimandiamo al nostro approfondimento sulla ricerca delle parole chiave!
Tempo richiesto: 1 ora
Creazione del Campo Semantico della parola chiave
- Ricerca della parola chiave
Utilizzando tools o con un’attenta analisi possiamo individuare la nostra parola chiave esatta per la quale posizionarci.
- Ampliare il campo semantico
Trovare sinonimi, argomenti e parole chiave correlate, che restringono il campo della nostra parola chiave principale.
- Studio della concorrenza
Scoprire su quali di questi argomenti o keywords correlate i nostri concorrenti sono più deboli.
- Creare contenuti strategici
Per battere la concorrenza, creare contenuti (pagine, articoli) che contengano più parole e argomenti correlati possibili, soprattutto dove la nostra concorrenza è più scarsa.


In Sintesi
Rappresenta il campo semantico della parola chiave, cioè tutti i termini e gli argomenti che ricorrono intorno al nostro tema. (es. la query “pesca”, inteso come sport, avrà nel suo campo semantico “canna da pesca”, “amo”, e così via)
Perché permettono a Google di ritenere il nostro articolo o il nostro sito come fonte di informazioni approfondite ed esperte, in quanto siamo in grado di coprire tutta la gamma di argomenti che riguardano il nostro tema centrale.
In questo modo può fornire risultati più appropriati (es. a chi cerca “pesca” inteso come sport, non fornirà pagina in cui si parla di “pesca” inteso come frutto), attendibili e affidabili.
I sinonimi si utilizzano al posto della parola chiave, per evitare di ripeterla troppo spesso e per indicizzare il nostro articolo anche per ripeterla troppo spesso in modo identico.
Le co-occorrenze sono parole che vengono maggiormente ritrovate in prossimità della nostra keyword, e devono essere inseriti nel nostro articolo, per restringere il campo semantico del nostro tema, e per renderlo più completo.
Gli argomenti correlati sono spunti per articoli futuri sul nostro tema, in modo tale che i motori di ricerca possano trovare più approfondimenti e più informazioni sul nostro sito che rientrano nel medesimo campo semantico, ritenendolo virtuoso e meritevole della prima pagina di risultati!
Iniziate a costruire da oggi il vostro Campo Semantico!
I motori di ricerca non sapranno mai, forse, cosa è una torta di mele o che sapore abbia, ma sanno esattamente di cosa parliamo.
Per rendere il loro lavoro più strutturato, e diventare noi più virtuosi ai loro occhi, oltre che fornire risultati più completi ed eloquenti ai nostri lettori, è meglio iniziare a costruire il nostro campo semantico.
Il trucco, è considerare il nostro articolo, e ogni sua parola, solo una parte di un insieme, di una struttura più grande e ben organizzata.
Il nostro articolo conterrà sinonimi, co-occorrenze, mentre il nostro sito conterrà argomenti correlati, approfondimenti: più riusciremo a coprire il significato, il senso e il campo del nostro tema, più saliremo nei risultati di ricerca.
Un attenta Consulenza SEO, effettuata da un SEO Specialist (o un Esperto SEO), si occuperà proprio di questo:
- lo studio della concorrenza, per capire le loro lacune e debolezze, i temi che loro non hanno approfondito e che potremmo invece sfruttare noi;
- l’organizzazione di un'”alberatura”, o più semplicemente della struttura del nostro sito, con una rete di link interni e di pagine creata in modo tale da creare una gerarchia di pagine, articoli e approfondimenti ben chiara;
- la ricerca di parole chiave, e del relativo campo semantico.
In Virgo29 Creative Agency, ad esempio, sono questi alcuni dei passi che seguiamo per i nostri clienti. Nulla è lasciato al caso, ma ogni singolo articolo è creato in modo strategico, efficiente, e imbattibile!