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Perché The Crown è la migliore serie del momento

The Crown, serie inglese prodotta da Netflix, è tra i migliori prodotti seriali degli ultimi anni. Dopo tre ottime stagioni, The Crown 4 esplode definitivamente firmando la sua migliore stagione di sempre. È la serie del momento, molto più della sopravvalutata La Regina degli scacchi (una storia piena di cliché con una scrittura vecchia e che piace solo per la carta da parati delle stanze). The Crown 4 è il perfetto esempio di come dovrebbe essere realizzate le serie tv.

Di cosa parla The Crown

The Crown racconta la storia della regina Elisabetta II dal 1947 agli inizi del XXI secolo. La prima stagione parla del matrimonio tra Elisabetta e Filippo di Edimburgo, fino allo scoppio della crisi di Suez. La seconda stagione racconta i  vari governi inglesi e lo scandalo Profumo, fino alla nascita del principe Edoardo. La terza stagione va dalla morte di Churchill al giubileo per i 25 anni del trono di Elisabetta II, soffermandosi sul matrimonio in crisi della principessa Margaret, sorella di Elisabetta, e sulle prime vicissitudini amorose del principe Carlo.

La quarta stagione ricopre un arco temporale che va dal primo incontro tra Carlo e Lady Diana fino alle dimissioni di Margaret Thatcher, prima donna a ricoprire la carica di primo ministro nella storia del Regno Unito. La perfetta riuscita di questa stagione è dovuta alla presenza delle due donne che metteranno in crisi l’autorità della granitica Elisabetta: Margaret Thatcher e Lady Diana.

Margaret Thatcher e La Regina: due donne al potere

Con l’arrivo di Margaret Thachter, soprannominata la lady di ferro, interpretata in maniera perfetta da Gillian Anderson, per la prima volta due donne sono alla guida del Paese. Ma le due non si amano. Sono entrambe personalità forti. La Thatcher è fredda con la Regina, non ha tempo da perdere con la formalità, deve lavorare per il paese. E la Regina mette da parte, per la prima volta, la linea della non ingerenza nella politica in un continuo scontro col primo ministro, dovuto ad una reciproca insofferenza. La Regina non è mai d’accordo con la sua politica, vista come creatrice di tensioni sociali. Le due hanno modi differenti di intendere il potere, sono diverse in tutto (la regina è servita e riverita mentre la Thachter cucina per il suo staff).

Memorabile la sequenza della Thatcher che nella residenza di campagna della regina, per una battuta di caccia sotto la pioggia, si presenta elegante con tacco e vestito blu. Sono il simbolo di due classi sociali distanti e ferme nelle loro posizioni. Quando dopo le sue dimissioni la Regina le concede l’onore delle armi, le due donne si scoprono più vicine di quanto sembrano, entrambe al potere in un mondo maschilista.

Il matrimonio infelice di Carlo e Lady Diana

Ma è con la descrizione del matrimonio tra Carlo e Diana che The Crown prende il volo. La serie mette in scena l’inizio della loro relazione e l’arrivo della crisi. L’arrivo di Diana mette la famiglia ancor di più sotto i riflettori mediatici. Il rapporto tra i due è descritto in maniera magistrale. Diana è amatissima dal popolo e Carlo ne è geloso. Diana soffre della mancanza d’amore di Carlo, che è ancora innamoratissimo di Camilla, e riversa le sue frustrazioni sul cibo con tendenze bulimiche. I due, ingabbiati in un rapporto opprimente per entrambi, sono diversi in tutto. Diana è una ragazza della sua età che ama ballare, Carlo è più attempato e distante. Ma gli sceneggiatori sono bravi a mostrare le ragioni dell’uno e dell’altro cercando di non mitizzare eccessivamente Diana (anche se non si può non tifare per lei). C’è un distacco enorme fra la giovanissima ragazza e la famiglia reale. Diana cerca un abbraccio dalla Regina che non capisce. E lo si vede anche quando Diana pattina da sola, da ragazza della sua età, tra le austere stanze del palazzo.

I due attori sono bravissimi. Emma Corrin, bellissima con i suoi occhi azzurri, mette in scena una Diana commovente, imprigionata in un gioco più grande di lei. Josh Connor è un Carlo ingobbito e impacciato, più umano di quanto sia realmente. La stagione si chiude con un primo piano di Diana che viene esclusa dalla foto natalizia della famiglia reale. E guarda in camera illuminata dalla luce di un flash, come quelli dei paparazzi che le causeranno la morte. Poco prima Filippo, per dissuaderla dal divorzio, le dice che chi si allontana dalla famiglia reale fa una brutta fine. Un annuncio premonitore.

La scrittura di The Crown

The Crown si conferma una grande serie, un gioiello di scrittura, recitazione e regia. Per non parlare dello sfarzo di location e costumi, ricostruiti perfettamente. Ogni episodio è come un piccolo film a sé che racconta un evento. Alcuni possono essere un po’ noiosi, altri dei capolavori, ma il livello medio è altissimo. La serie segue passo per passo la vita della Regina Elisabetta con parti romanzate e parti vere, tant’è che non si sa più quale sia la realtà e la finzione. La quarta stagione, poi, appassiona ancor di più perché più vicina a giorni nostri e ai nostri ricordi (la storia di Carlo e Diana poteva meritare anche una serie a parte). Ci sono anche altre puntate degne di nota, come l’intero episodio su Michael Fagan, uno psicopatico che si intrufola a Buckingham Palace per parlare alla Regina e raccontargli i suoi problemi. Si esce fuori dal palazzo e si mostra la vera realtà del paese, fatta di disoccupazione e marginalità. Alla scrittura della serie c’è il grande Peter Morgan, uno dei migliori sceneggiatori del mondo (The Queen; Frost/Nixon; Rush).

Il fascino della monarchia

The Crown racconta la storia dell’Inghilterra riletta attraverso il punto di vista della famiglia più importante del paese. Il privato si confonde con il pubblico, la Storia si interseca con le storie dei membri della famiglia. Appassiona la rappresentazione di un’istituzione desueta come la monarchia e la sua resistenza al cambiamento e alla modernità, che, seppur raccontata senza alcuna apologia, è dotata di un innegabile fascino. La narrazione entra minuziosamente nella vita di una delle donne più importanti del mondo, che ha un peso ingombrante sulle spalle, ma la cui figura è un macigno per tutta la famiglia, compresi i figli e il marito. Ottime le attrici che hanno interpretato Elisabetta. Dalla bella Claire Foy delle prime due stagioni si è arrivati al Premio Oscar Olivia Colman nella terza e nella quarta, più aderente alla vera Regina, fredda e distaccata ma con accenni sorprendenti di umanità. The Crown è tra le migliori serie tv degli ultimi dieci anni. Migliora di stagione in stagione per merito di un’ottima scrittura, un reparto tecnico di livello e una perfetta capacità di ricostruzione storica. Fossero tutte così le serie Netflix.

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Pierpaolo Festa

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