Oggi andremo a recensire Bates Motel, il prequel/reboot di Psycho nato dalla passione di uno dei creatori di Lost, Carlton Cuse, è ambientata nel Bates Motel di White Pine Bay.
Quest‘opera strizza l’occhio non poco all’adattamento cinematografico di Alfred Hitchcock e ripercorre in cinque stagioni il rapporto di Norman Bates (Freddie Highmore) con la madre Norma (Vera Farminga). Nei panni di Norman, Freddie Highmore fa un lavoro magistrale presentando il mostro che alla fine diventerà, pur rimanendo affascinante e comprensivo. Compie gesti premurosi, come portare fiori a un compagno di classe quando muore suo padre, ma sta anche diventando consapevole che qualcosa non va.
Per quanto sia impressionante Highmore, Vera Farmiga è probabilmente migliore, vendendo ogni sfumatura di questa matriarca sensibilmente squilibrata e controllante.
Irregolare e instabile, Norma è crudele, spericolata e irragionevole. Spinge Norman fuori dalla macchina pochi istanti dopo che lui l’ha tirata fuori di prigione. Ma, allo stesso tempo, è premurosa, disponibile e genuinamente vulnerabile. Ama suo figlio, ma la loro relazione è malsana e ci sono sfumature incestuose. In una scena, prepara una cena a lume di candela per loro due. In un altro, si spoglia casualmente di fronte a Norman. “Sono tua madre”, dice.
Tuttavia, le loro vicende incasinate sono ipnotizzanti da guardare, soprattutto quando l’equilibrio è sconvolto dall’arrivo del fratellastro maggiore di Norman, Dylan (Max Thieriot) , un ragazzo ansioso che trova lavoro nel maleducato ventre della città – anche se, successivamente, cerca di indirizzare Norman verso la regolarità.
Sappiamo tutti dove sta andando la storia, ovviamente. Ma è una testimonianza per gli spettatori, che non possono fare a meno di sperare in un lieto fine per questi personaggi.
Norman è uno dei mostri più famosi e folli della storia del cinema, il che dovrebbe essere un motivo sufficiente per non perdersi questa serie. “Bates Motel” è un prequel contemporaneo e offre un ritratto di come la psiche di Norman Bates si sia dipanata durante l’adolescenza. I fan di “Psycho” scoprono il passato oscuro e contorto di Norman Bates: un baratro profondamente intricato nato dalla perversa violenza del rapporto con la madre.
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