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Box office di ottobre: Francesco Totti re degli incassi del cinema

Il box office di ottobre segna una disfatta. Un esercizio che, lentamente e con difficoltà, si è rimesso in moto è stato costretto a chiudere. I cinema sono chiusi da lunedì 26 ottobre e forse riapriranno il 25 novembre. Rimandando così l’uscita di film attesi che avrebbero dato una mano ai magri incassi del periodo come Ritorno al crimine il 29 ottobre e Rifkin’s Festival di Woody Allen il 5 novembre.

Box office di ottobre

Dopo i segnali incoraggianti di settembre, il box office di ottobre in Italia ha subito un calo. Dovuto alla comprensibile paura dell’aumento dei contagi (con la minaccia sempre presente di una chiusura poi avvenuta) e anche ad una programmazione poco appetibile, senza i blockbuster americani e con soli prodotti italiani e film d’autore. Nel corso delle settimane aumentano le sale aperte ma diminuiscono gli spettatori. I valori assoluti dei weekend di ottobre sono così bassi che si conquista la vetta della classifica con cifre che in passato sarebbero state considerate flop.

Il trionfatore di settembre Tenet ha retto arrivando al primo posto nella classifica stagionale con un totale di 6.7 milioni di euro. ed è difficile che possa essere battuto presto. Non si sa se ritornerà in sala ma ha resistito con dignità. Per il mese di novembre le sale si fermano puntando tutto sulla riapertura a dicembre, mese fondamentale per la sopravvivenza dei cinema (il periodo natalizio è da sempre il più propizio). Di seguito gli incassi dei principali film al box office di ottobre.

Lacci

Lacci di Daniele Luchetti occupa per un po’ di giornate il primo posto in classifica arrivando ad un totale di 794 mila euro. Un film perfetto per il circuito dei cinema d’autore, colto e popolare. Il cast all-star e l’apertura al Festival di Venezia hanno aiutato. Lacci insieme a Padrenostro e Volevo nascondermi sono gli unici film italiani attorno agli 800/900 mila euro. Tre film che, se usciti in situazioni normali, avrebbero avuto delle buone soddisfazioni al botteghino.

Greenland

L’ennesimo film catastrofico con Gerard Butler, ormai abbonato a questo genere, funziona benissimo al botteghino. Esordisce nel primo weekend al primo posto con 725 mila euro, un buon risultato anche in tempi normali. È evidente che c’è un pubblico che vuole i blockbuster americani e si butta su qualsiasi prodotto affine. Se ci fossero stati più film del genere, rivolti ad un pubblico popolare, gli spettatori sarebbero andati con più probabilità al cinema. Il totale è di 1 milione e 486 ed è al terzo posto dei film più visti di stagione dopo Tenet e After 2. 

Un divano a Tunisi

Il film rivelazione di questo mese. Una commedia d’autore, con pochi schermi a disposizione, che però debutta con un’ottima media per copia. La seconda settimana aumentano le copie, arrivando ad un totale di 452 mila euro. Un film che in altri tempi si sarebbe perso in classifica emerge in un periodo in cui al cinema vanno solo gli affezionati della sala, quelli che normalmente prediligono i film d’autore.

Lasciami andare

Il thriller con Stefano Accorsi e Valeria Golino incassa in totale 359 mila euro. Nonostante Accorsi sia negli ultimi tempi una certezza d’incassi, il film ha un po’ sofferto della concorrenza di prodotti simili, ma più appetibili come Lacci e Padrenostro che si rivolgevano allo stesso target e inevitabilmente si sono sottratti il poco pubblico a vicenda.

Lockdown all’italiana

Preceduto da milioni di polemiche il film di Enrico Vanzina debutta al secondo posto ma dopo soli due weekend si ferma la sua corsa per la chiusura dei cinema, con 371 mila euro. Risultato difficile da giudicare. Per essere la prima commedia popolare della stagione forse è poco ma dato il cast non proprio forte e le polemiche preventive poteva anche andare peggio. Lo spettro di un secondo lockdown non ha certo invogliato le persone ad andare a vedere un film su questo tema.

La vita straordinaria di David Copperfield

Dal grande classico di Dickens, un film che prova ad avvicinare il grande pubblico. Con un buon cast (Tilda Swinton, Dev Patel, Hugh Laurie) e una storia che sulla carta poteva attirare il pubblico. Il film non parte benissimo ma regge bene nei giorni successivi arrivando a 359 mila euro ma poi purtroppo i cinema hanno chiuso.

Sul più bello

Un teen drama italiano che riprende gli ultimi successi americani di amore e malattia tra adolescenti (Colpa delle stelle, Io prima di te) e funziona. Il film debutta al primo posto con 327 mila euro. Un ottimo risultato per una pellicola senza star e senza un franchising forte alle spalle. Il target teen è quello che ha meno paura dei contagi quindi puntare su di loro per la sopravvivenza dei cinema poteva essere un’ottima idea. Purtroppo, la chiusura dei cinema è arrivata a soli 5 giorni dall’uscita.

Mi chiamo Francesco Totti

Il vero trionfatore del box office di ottobre è lui, il capitano Franceso Totti. Il documentario sulla sua vita esce in sala per soli tre giorni e incassa più di film in sala da settimane (658 mila euro) La città di Roma ha influito tantissimo sul risultato finale ma c’è stata anche la percezione di un evento che è l’unica cosa che muove gli spettatori in questo periodo.

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