Il remake è il rifacimento di un film già esistente. Spesso il remake viene considerato peggiore del film a cui si ispira, ma esistono rari casi di remake migliori dell’originale. Scopriamo i migliori remake di sempre
La scelta di rifare un film è spesso legata a logiche commerciali, si riprende a distanza di anni un’opera celebre e gli si ridà una nuova vita, sfruttando il successo del film originale. Il remake può essere più o meno fedele al film a cui si ispira ma è considerato a volte come simbolo di mancanza di idee. Esistono però remake migliori dell’originale, opere che hanno reso attuale una storia del passato. Grandi autori hanno ripreso un film e lo hanno rifatto imprimendo il proprio stile, superando il ricordo dell’opera originale nella memoria collettiva. Scopriamo i 10 migliori remake di sempre
Il capolavoro di Sergio Leone, primo film della cosiddetta trilogia del dollaro, ha inventato un genere, lo spaghetti western, che ha fatto la storia del cinema. Il film è tratto da La sfida del Samurai (1961) di Akira Kurosawa. L’intento di Leone era di rifare questo film ma i diritti non furono acquistati. Quindi più che di un remake si parla di vero e proprio plagio per cui Sergio Leone e la sua casa di produzione sono stati condannati in tribunale.
Carpenter trae ispirazione da La cosa da un altro mondo (1951) e realizza uno degli horror più importanti della storia del cinema. Il regista rivoluziona il film originale mettendo al centro una creatura multiforme e un senso claustrofobico di chiusura che assale lo spettatore. Considerato uno dei film più paurosi in assoluto, La Cosa ha cambiato per sempre il cinema dell’orrore.
Il capolavoro di Brian De Palma è il remake dell’omonimo film del 1932 di Howard Hawks, un gangster movie ispirato alla figura di Al Capone. De Palma ne fa un violento racconto criminale sul desiderio di arrivare, in un fiume di droga e sesso nella Miami degli anni 80. Il Tony Montana di Al Pacino è indimenticabile ed entra nella storia del cinema cancellando lo “Scarface” originale
Remake de L’esperimento del dottor K. (1958), questa pellicola fonda il filone del “body horror”, un genere in cui la paura è creata attraverso la rappresentazione di deformità fisiche del corpo. Questo film, che racconta la trasformazione del protagonista da essere umano a mosca, consacra definitivamente Cronenberg come autore popolare. Un’opera cult e sofisticata, paurosa e grottesca.
Colpo grosso è un film del 1960 interpretato da Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. Il regista Steven Soderbergh, per il remake, mette insieme alcune star come George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Andy Garcia e Julia Roberts. Entrambi i film raccontano di una rapina in una serie di casinò di Las Vegas, ma il remake supera l’originale grazie ad un cast affiatato ed un grande ritmo. Il successo del film ha dato vita a due sequel e uno spin-off.
Nolan dirige il suo primo e unico remake tratto da un omonimo film norvegese di Erik Skjoldbjærg del 1997. Il regista realizza un insolito noir, caratterizzandolo con il suo stile personale. Un film classico che mantiene lo spettatore sempre attento con innumerevoli colpi di scena. E’ forse il meno nolaniano dei suoi film, ma si serve di ottimi attori come Al Pacino e Robin Williams che gli consentono di superare il film originale.
Molti horror giapponesi sono stati riadattati dal cinema americano. Uno dei più fortunati è The Ring, remake quasi identico dell’omonimo film del 1998. Il film sfrutta al meglio le idee della videocassetta maledetta e della bambina che esce dal televisore. Il remake americano diventa uno dei film più spaventosi di tutti i tempi, entrando nella storia del cinema horror, venendo ripreso o parodiato in film, serie tv e cartoni animati. Ha avuto due sequel.
Uno dei migliori film di Scorsese è un remake di un crime cinese Infernal Affairs (2002). Il regista lo ambienta a Boston con il boss Jack Nicholson e i due poliziotti infiltrati Leonardo DiCaprio e Matt Damon. Lo rifà con il suo stile e all’interno della sua poetica realizzando un grande gangster-movie sull’ambivalenza tra bene e male. Il film vince quattro Oscar: miglior film, sceneggiatura non originale, montaggio, e per la prima volta per Scorsese, miglior regia.
È nata una stella è uno dei film con più remake in assoluto. Questa è la quinta e ultima versione, forse non la migliore, ma una di quelle più amate dal pubblico. Il film funziona grazie alla chimica tra Bradley Cooper, qui anche regista, e Lady Gaga che riceve una meritata nomination all’Oscar come attrice. Ma il film si ricorda per la canzone originale, premiata con l’Oscar, Shallow, che è già un classico.
Innumerevoli sono le traduzioni cinematografiche e televisive del classico di Louisa May Alcott. Questo è il settimo adattamento cinematografico. Greta Gerwig ne fa una versione indie e contemporanea sottolineando l’anima femminista del romanzo. Le quattro sorelle sono interpretate da una nuova generazione di attrici (Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen) e a suggellare il tutto c’è anche Meryl Streep. Un classico che parla al presente.
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