Il 2 novembre, giorno dei suoi 80 anni, è scomparso Gigi Proietti, uno dei più grandi personaggi dello spettacolo italiano di sempre. Nella sua carriera ha unito l’alto e il basso, il colto e il popolare. Con il suo talento smisurato è riuscito a spaziare tra Shakespeare e le barzellette, tra Brecht e gli spot televisivi.
Gigi Proietti è considerato un simbolo della romanità, l’erede di Petrolini. Uno dei pochi veri artisti completi tra cinema, teatro e televisione. Ha rivoluzionato il palcoscenico con A me gli occhi please inventando il primo one man show italiano, senza dimenticare i grandi classici (Shakespeare, Moliere, Brecht). In tv ha avuto successo con i suoi varietà e soprattutto con la fiction popolare (Il maresciallo Rocca è la serie più vista di sempre della tv italiana). Ed è stato un grande doppiatore per star come Marlon Brando, De Niro, Hoffman, Stallone ma ha doppiato anche il Genio in Aladdin e Gatto Silvestro.
Il teatro è stato il suo habitat naturale in cui si è mosso da vero istrione. Il cinema purtroppo non l’ha mai valorizzato come avrebbe meritato. Nonostante abbia lavorato con grandi registi (Scola, Monicelli, Petri, Lattuada, Altman), le sue incursioni sul grande schermo sono state rare e in film spesso dimenticabili. Ma bastava la sola sua presenza per risollevare un’opera e renderla memorabile. Di seguito i 10 migliori film di Gigi Proietti
Meo Petacca è un giovane amato in tutta Trastevere, dedito a bravate di poco conto. Un bel giorno il ragazzo diventa capopopolo per combattere contro i turchi, ma la fortuna gli gira le spalle. Proietti interpreta un personaggio celebre della tradizione romana nel suo primo film da protagonista.
Una rilettura grottesca e romanesca della Tosca di Puccini. Gigi Proietti è Mario Cavaradossi ed emerge in un cast di grandi nomi come Monica Vitti, Vittorio Gassman, Umberto Orsini, Aldo Fabrizi, Ninetto Davoli e Alvaro Vitali. L’esempio perfetto del suo alternare alto e basso.
Un giovane impiegato di banca (Flavio Bucci) vuole mettere in ginocchio l’ideologia capitalista, aiutato da uno scassinatore, e se la prende con un macellaio. Qui Proietti interpreta un piccolo ruolo in un film drammatico di un grande autore del nostro cinema. Memorabile il monologo in cui declama un’apologia al ladro.
Tre amici con la passione per le scommesse ippiche, costretti ad inventarsi sempre nuovi stratagemmi per cercare soldi. Un film che ha fatto epoca, un vero un cult con battute stracitate. Gigi Proietti è il mitico Mandrake, il suo ruolo più conosciuto, in cui sfoggia pienamente la sua vis comica, lanciandolo come grande mattatore.
Un film insolito tutto ambientato tutto all’interno di una cabina sulla spiaggia di Ostia. Una carrellata di personaggi grotteschi simbolo di un’Italia ancora proletaria. Un cast incredibile (Mariangela Melato, Ugo Tognazzi, Michele Placido, Catherine Deneuve e Jodie Foster) in cui Proietti è ancora una volta irresistibile.
Il ritorno di Mandrake, il suo personaggio più celebre, in un sequel perfettamente all’altezza dell’originale. I Vanzina riprendono il film del padre e regalano a Proietti la sua miglior performance di sempre al cinema. Qui si trasforma e usa i dialetti da grande mattatore. E infatti vince a sorpresa il Nastro d’argento come miglior attore.
Un collage di sketch interpretati da vari attori. Non uno dei migliori film dei Vanzina ma permette a Proietti di esprimersi al meglio con la sua comicità popolare. Le barzellette fanno parte del suo repertorio teatrale e questo film lo esalta. Una barzelletta detta da lui vale un trattato di comicità.
Un film a episodi in cui Proietti fa la voce narrante ed è il protagonista dell’ultimo spassoso episodio. Qui è un attore con problemi di memoria che deve sostituire un altro attore e sarà costretto a ricorrere ad un suggeritore con risultati esilaranti. Una scena divertentissima che è un puro saggio di comicità
Satira sulle intercettazioni e sul malaffare italico con Enrico Brignano e Vincenzo Salemme. Proietti è un medico che cerca di restare onesto in un mondo corrotto. Un personaggio da perfetto borghese romano in cui l’attore giganteggia. Una delle sue ultime grandi interpretazioni.
Gigi Proietti è un anziano scrittore che deve ritirare il premio Nobel e parte in viaggio con i figli Gassman e Foglietta e con l’aiutante Papaleo. Un Proietti diverso, anziano e malinconico, che recita in sottrazione senza debordare mai. In questo ruolo l’attore omaggia il suo grande amico Vittorio Gassman. L’ultima sua grande interpretazione
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