I 10 migliori film della Pixar
La Pixar ha rivoluzionato il cinema degli ultimi 25 anni. La casa di animazione americana ha cambiato il modo di intendere i film d’animazione alzando sempre più l’asticella del genere.
La Pixar è stata fondata nel 1986 e dal 2006 appartiene alla Walt Disney. È stata la prima casa cinematografica ad aver sviluppato dei lungometraggi d’animazione interamente in computer grafica. La Pixar ha cambiato per sempre il mondo dell’animazione creando dei capolavori del cinema contemporaneo, grazie alla mente geniale del capo John Lasseter. Hanno creato storie dirette ad un pubblico di bambini ma con livelli di lettura che non possono non commuovere e appassionare anche i più grandi. I loro film sono successi di critica e di pubblico, vincitori di numerosi premi e di grandi incassi in tutto il mondo. Dal primo film Toy Story del 1995 all’ultimo Onward di pochi mesi fa sono passati 25 anni, con una filmografia di ben 22 film. Per non parlare dei corti che sono dei piccoli capolavori a sé. Vediamo i 10 migliori film della Pixar in ordine di gradimento.
10. Cars (2006) di John Lasseter
Saetta McQueen è un’automobile da corsa che, decisa a partecipare ad una prestigiosa gara, parte alla volta della California, dove fa la conoscenza di alcuni dei suoi abitanti a quattro ruote tra cui l’irresistibile Cricchetto. Non è uno dei soliti capolavori della Pixar ma una storia semplice e immediata. Un’opera piacevole e con una morale semplice. L’invenzione di questo universo di auto antropomorfizzate è diventata una grande fonte di merchandising.
9. Gli Incredibili (2004) di Brad Bird
Una famiglia di supereroi, che vive una vita normale, deve tornare in azione quando il crimine torna ad impazzare in città. I supereroi raccontati da un altro punto di vista, come non li abbiamo mai visti, nelle loro vite normali e nelle loro imprese umane. Una storia che racconta il tempo che passa, che ci mostra il lato umano dei cinecomic. Un’opera divertente in cui commedia e azione si fondono perfettamente. Edna Mode è un personaggio divertentissimo.
8. Up (2009) di Pete Docter
L’anziano Carl sta per esaudire il sogno di una vita: volare in Sud America con la propria casa. Accompagnato per caso da un piccolo boyscout, i due affrontano il viaggio. La Pixar sfida le leggi del marketing piazzando come protagonista un anziano. Ma il film resta nella memoria per i primi dieci minuti in cui si racconta la storia d’amore di una vita tra Carl e la moglie solo attraverso le immagini. Una delle migliori rappresentazioni dell’amore di sempre al cinema. La casa che vola con i palloncini è iconica.
7. Wall-E (2008) di Andrew Stanton
Su un pianeta Terra abbandonato dall’umanità, il solitario e scassato robottino Wall-E si innamora perdutamente di un drone. Con quest’opera la Pixar alza l’asticella in alto. Un’opera poetica, forse poco comprensibile per i bambini, dai tempi dilatati e dall’atmosfera suggestiva. Un film di fantascienza quasi kubrickiano, con una prima mezz’ora muta alla Buster Keaton. In sottotesto c’è un messaggio ecologista e il rapporto dell’uomo con la tecnologia. Un film profondo dove ci si commuove per un abbraccio.
6. Ratatouille (2007) di Brad Bird
Remy è un topo che sogna di diventare un grande chef. Finisce nel seminterrato di uno dei ristoranti più rinomati di Parigi e decide di imparare a cucinare. Opera elegante e raffinata sull’ambizione e sul raggiungere i propri sogni, anticipando di qualche anno la moda della cucina. Un tripudio di cibo, di colori e di musica in una Parigi resa magnificamente. Attraverso le immagini racconta perfettamente il senso del gusto. Il meraviglioso monologo del critico Antoine Ego ci mostra cosa sia una madeleine.
5. Monsters & Co. (2001) di Pete Docter e Lee Unkrich
La Monster & Co. trasforma le urla dei bambini in energia. Ogni notte i mostri entrano nelle stanze dei piccoli per spaventarli. Un giorno però due di loro fanno entrare per sbaglio nel loro mondo una bambina. La Pixar affronta a suo modo un’altra immagine dell‘infanzia, coinvolgendo i più piccoli parlando delle loro paure più ancestrali. Si parla di paternità in modo nuovo, capovolgendo come sempre il punto di vista delle storie facendoci entrare un mondo parallelo. Si ride e ci si commuove.
4. Coco (2017) di Lee Unkrich
Miguel, un giovanissimo aspirante musicista, intraprende un viaggio verso la terra dei propri antenati per scoprire i misteri nascosti dietro i racconti e le tradizioni della famiglia. L’ultimo capolavoro in ordine cronologico. Un’esplosione di colori e di suoni da riempire gli occhi. Al centro c’è la musica, vera protagonista della storia, ma il film affronta di petto il tema della morte. Un’opera sull’importanza della memoria e sul mantenere vivi i ricordi di persone che non se ne vanno via per sempre. Impossibile non piangere.
3. Alla ricerca di Nemo (2003) di Andrew Stanton e Lee Unkrich
Marlin, un pesce pagliaccio, è alla ricerca del figlio Nemo, perso nella barriera corallina. Si unisce alla ricerca la svampita Dory. Uno dei film Pixar più amati di sempre. Una classica fiaba disneyana con varianti moderne e visivamente eccellente. Road movie leggero e profondo, in cui si ride a crepapelle e si piange. Un romanzo di formazione sulla crescita con un realistico rapporto tra padri e figli. Ormai diventato un grande classico della storia dell’animazione per più generazioni.
2. Toy Story 1, 2 e 3 (1995, 1999, 2010) di John Lasseter, Lee Unkrich e Ash Brannon
La vita di un cowboy tanto amato da un bambino è minacciata dall’arrivo di un nuovo giocattolo moderno. Così inizia la saga di Woody e Buzz e dei vari giocattoli che prendono vita. Una serie storica, il primo film della Pixar e quello che ha cambiato il mondo dell’animazione. I tre capitoli sono uno migliore dell’altro. I pupazzi nel tempo diventano dei veri personaggi con dei sentimenti umani e affrontano anche la morte. La fine dell’infanzia non è mai stata spiegata così bene e non può non far piangere. Il quarto capitolo purtroppo non è all’altezza dei primi tre.
1. Inside Out (2015) di Pete Docter
Riley è costretta a trasferirsi in un’altra città. La piccola è guidata dalle proprie emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza, che vivono nel Quartier Generale, la sua mente. Raccontare i processi che avvengono dentro la mente umana è un‘impresa impossibile. Non per la Pixar che sforna il suo capolavoro. Si parla sempre di crescita ma in modo nuovo. I protagonisti della storia sono le emozioni umane. Un’opera pedagogica e filosofica altissima sul ruolo fondamentale di tutti i sentimenti. Si resta a bocca aperta per le invenzioni narrative e visive. Uno dei miglior film d’animazione di sempre della storia del cinema.
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